Il piano di azione per l'Africa (G8, Genova 2001)
E' stato il G8 di Genova a presidenza italiana, nel luglio del 2001, a decidere il Piano di Azione per l'Africa - in risposta all'appello dei Capi di Stato e di Governo del continente di passare da una formula di solidarietà rivelatasi sterile a un vero e proprio partneriato a pari dignità attraverso il progetto Nepad (New Partnership for Africa's Development - Nuovo Partneriato per lo Sviluppo dell'Africa). Il Piano, al quale per l'Italia ha lavorato l'On. Alberto Michelini di Forza Italia, prevede otto obiettivi concreti su temi cruciali come la pace e la sicurezza, il buon governo, la crescita economica, l'istruzione e le opportunità digitali, la remissione del debito, la sanità, l'agricoltura e l'acqua. Il Secondo Rapporto di Attuazione è previsto per il G8 a presidenza britannica nel 2005.
L'Italia ha centrato la sua azione sull'e-government, sul potenziamento della rete di ospedali italiani in Africa, sugli investimenti da parte delle imprese italiane per la creazione di ricchezza sul posto, sul gemellaggio tra i centri di eccellenza e sulla preparazione di formatori locali in campo professionale e militare (lo “Staff College” di Torino).
E-government per lo sviluppo
Un'iniziativa lanciata dall'Italia nell'ambito del G8, per realizzare applicazioni di e-government nelle pubbliche amministrazioni dei paesi in via di sviluppo. Nell'aprile 2002 si è tenuta a Palermo una Conferenza Internazionale, organizzata dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie in collaborazione con le Nazioni Unite, cui hanno partecipato 96 Paesi. A seguito della Conferenza, nel marzo 2003 è stata costituita l'Unità Tecnica e-government per lo Sviluppo che ha individuato le aree di intervento nei Paesi che per primi hanno aderito all'iniziativa - Albania, Giordania, Mozambico, Nigeria e Tunisia - e avviato 10 progetti di e-government.