Immigrati clandestini: emersione e regolarizzazione
La legge 9 ottobre 2002, n. 222 (DL 195/2002)
L'obiettivo raggiunto dal provvedimento è stato quello di togliere dall'illegalità lavoratori che già da tempo avevano una collocazione nel mondo produttivo o in attività di assistenza, a completamento di quanto previsto dalla legge Bossi-Fini sull'immigrazione.
La legge 222/2002 ha dato la possibilità ai datori di lavoro che avevano alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari sprovvisti del permesso di soggiorno di procedere alla regolarizzazione dei lavoratori stessi, procedendo alla stipula di un contratto di soggiorno per lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato per durata non inferiore a un anno.
Un anno per completare l'iter di regolarizzazione: record assoluto della pubblica amministrazione
L'evasione delle 250 mila pratiche della sanatoria del 1998 durò due anni e mezzo, lasciando una coda di 35 mila pratiche inevase (86% pratiche evase sul totale).
Le domande presentate agli sportelli nel corso della regolarizzazione voluta dal governo Berlusconi sono risultate quasi il doppio di quelle previste (700.000 contro 400.000). La riorganizzazione degli uffici preposti alle operazioni inerenti a questa regolarizzazione (rilascio del permesso di soggiorno, firma del contratto di lavoro, apertura della posizione fiscale e previdenziale), ha consentito di rispettare i tempi programmati e di giungere perciò alla pressoché totale evasione delle pratiche (97,3% sul totale) nei tempi programmati: un anno.
Domande presentate | Domande ritenute ammissibili | Lavoratori regolarizzati | Istanze rigettate* | Istanze archiviate** | Istanze in istruttoria*** |
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705.404 | 694.224 | 634.728 | 25.892 | 14.790 | 18.814 |
* Istanze rigettate: non è stato concesso il permesso di soggiorno per mancanza di requisiti
** Istanze archiviate: pur avendo diritto al permesso di soggiorno, il richiedente non si è presentato per il ritiro
*** Istanze in istruttoria: di particolare complessità, o in accertamento di polizia, o altro.
Il pagamento dei contributi da parte dei lavoratori immigrati regolarizzati costituisce un ulteriore valido motivo a favore dell'azione del Governo. L'operazione ha fruttato alle casse dello Stato 353 milioni di euro, e alle Poste 50 milioni di euro.
Gli introiti previsti dal pagamento dei contributi ammontano a 5.400 milioni di euro all'anno (10.456 miliardi di vecchie lire).