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Migliora la vita dei cittadini 2005

Nuovo 5 per mille e aiuto alla ricerca
Possibilità per i contribuenti di destinare il 5 per mille dell'imposta sul reddito Irpef al sostegno del volontariato, della ricerca scientifica e sanitaria, dell'università o delle attività sociali svolte dal Comune. Deducibilità totale dal reddito delle erogazioni a favore della ricerca.

Lotta alla pedofilia
La legge contro la pedofilia delinea una decisa strategia di contrasto al complesso fenomeno della diffusione della pornografia infantile e del coinvolgimento di minori nel mercato ad essa connesso.
Due le linee direttrici:

  1. integrare l'ordinamento penale vigente, che già dal 1996 era stato dotato di strumenti di lotta al fenomeno (negli anni rivelatisi comunque insufficienti a stroncarlo, anche a causa della crescente diffusione della rete internet);
  2. individuare misure di lotta alla pornografia minorile diffusa in rete.

Con l'intento di dotare la magistratura e le forze dell'ordine di strumenti sempre più efficaci per contrastare il fenomeno degli abusi sessuali sui minori e dello sfruttamento di questi nella diffusione di materiale pornografico, il provvedimento estende la protezione accordata al minore sino al compimento del diciottesimo anno di età; amplia la nozione di pornografia infantile ed il suo ambito; individua elementi costitutivi del reato di sfruttamento sessuale di minori, comuni a tutti gli Stati dell'Unione; prevede sanzioni adeguate nonché imputazione di responsabilità anche a persone giuridiche.
Presso il Ministero dell'interno viene costituito il Centro nazionale per il monitoraggio della pornografia minorile su internet, con il compito di raccogliere segnalazioni, anche provenienti dall'estero, sull'andamento del fenomeno su rete, e vengono previste altresì iniziative finalizzate ad impedire la diffusione e la commercializzazione dei prodotti pedopornografici via internet: tra queste ha particolare rilievo un sistema di controllo e disattivazione di mezzi informatizzati di pagamento, carte di credito ed altro, tramite una stretta collaborazione fra Banca d'Italia, Ufficio italiano cambi, istituti di credito e strutture di polizia.
Per garantire un raccordo operativo forte fra le varie Istituzioni che, a diverso titolo e con diverse competenze si occupano del fenomeno è stato istituito il Comitato Interministeriale di Coordinamento per la Lotta alla Pedofilia "CICLOPE". Legge contro la pedofilia

Legge contro la droga
Distinzione tra uso personale e spaccio. Sanzioni amministrative e terapia per l'uso e il possesso di droga, carcere per i spacciatori. Lo spaccio include anche l'acquisto e il possesso di grandi quantità destinate a terze persone e l'uso di gruppo, l'importazione e l'esportazione, nonché il traffico delle sostanze di base per la produzione clandestina o non della droga. Per chi si trova in difficoltà, la pena pecuniaria può essere sospesa.
Abolizione della distinzione tra droghe "leggere" e droghe "pesanti", perché il consumo di certe droghe non viene percepito come pericoloso per la salute mentre invece lo è. Nella cannabis, ad esempio, il principio attivo che era lo 0,5-1,5% negli anni Settanta-Ottanta, oggi è al 20-25% e più. Il giudice ha la facoltà di applicare la sanzione in modo calibrato e, invece delle multe o del carcere, può decidere anche il lavoro di pubblica utilità.
Arresto e terapia a domicilio o in strutture di recupero per i tossicodipendenti che hanno commesso delitti minori. Detenzione per chi invece ha commesso rapine o estorsioni.
Introduzione del pericolo per la sicurezza pubblica, che vieta la presenza nei pressi delle scuole all'ora di entrata e uscita degli alunni di persone già condannate per spaccio e con la disponibilità di droghe, o la guida dei veicoli a motore sotto l'uso di droghe.
Distinzione tra sostanze che non sono usate nelle terapie e sostanze che invece sono utilizzate come medicine. Le prime non possono essere prescritte o vendute, mentre le seconde hanno bisogno di una prescrizione medica. L'uso obbligatorio della prescrizione medica mette inoltre le Forze dell'ordine in grado di distinguere tra pazienti in cura e altre situazioni.
Per la terapia del dolore, uso di una ricetta medica a più copie, una delle quali da consegnare alla persona assistita. Smaltimento dei medicinali rimasti inutilizzati presso il domicilio dei pazienti.
Per far fronte a particolari necessità, possibilità per particolari soggetti o categorie professionali di approvvigionarsi presso farmacie o grossisti. Possibilità di chiedere al Ministero della salute l'importazione di sostanze stupefacenti in caso di emergenze per le quali non ci sono farmaci a disposizione sul mercato italiano. Possibilità per le farmacie di cedere o acquisire l'una dall'altra.