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Infrastrutture e trasporti
  • Le famiglie italiane spendono annualmente oltre 35 miliardi di Euro per la mobilità,
  • il costo della incidentalità supera annualmente i 30 miliardi di Euro,
  • il costo della congestione solo nelle grandi aggregazioni urbane supera ormai annualmente i 6 miliardi di Euro,
  • nel 1967 attraverso l'intero arco alpino transitavano 19 milioni di tonnellate di merci, nel 2003 ne sono transitate 135 milioni di tonnellate,
  • nel corso del decennio 1990 - 2000 il nostro Paese aveva investito 205.000 miliardi in meno rispetto alla media europea nell'infrastrutturazione del Paese.

"Poniamo davanti a tutto il bene comune, il bene di un'Italia più moderna e più giusta, più operosa e più solidale, un'Italia che investe nel futuro, l'Italia dei padri, l'Italia dei figli.

Non c'è piano economico di successo senza che si rimettano in moto gli investimenti, pubblici e privati, per realizzare ambiziosi progetti infrastrutturali: ponti, metropolitane, strade, autostrade, nuove linee ferroviarie, nuove tipologie nel campo dell'alta velocità.

Saranno le grandi opere individuate dal nostro piano decennale che arricchiranno e consolideranno il Paese e lo renderanno più vicino ai bisogni dei cittadini e allo stesso tempo creeranno lavoro, ricerca, cultura e altre utilità pubbliche e private.

Abbiamo le competenze giuste per realizzare questi grandi progetti e lo faremo anche innovando nella legislazione e chiamando il capitale privato a concorrere alla realizzazione, così come avviene nei più avanzati Paesi europei."

(Silvio Berlusconi, 18 giugno 2001, Senato della Repubblica, discorso sulla fiducia).

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo il governo ha disposto un programma di infrastrutture strategiche - dal punto di vista della modernizzazione e dello sviluppo del Paese - e di un quadro legislativo adeguato, diretto a favorire l'accelerazione dell'iter realizzativo delle opere incluse nel programma.

ATTIVITA' DEL GOVERNO BERLUSCONI

Su scala nazionale

  • Redazione del I° Piano decennale delle infrastrutture strategiche del Paese
  • Legge 443/2001 (Legge Obiettivo)
  • Legge 166/2002 (supporta tutte le strategie della Legge Obiettivo e quelle legate all'intero comparto dei trasporti e delle infrastrutture
  • Decreto legislativo 190 (Decreto attuativo della Legge Obiettivo)
  • Piano Fonti Impieghi Esigenze: 125,8 Miliardi di Euro.
  • Attività della Struttura Tecnica di Missione
  • Intese Generali Quadro concepite con tutte le Regioni prima ancora della Riforma del Titolo V della Costituzione: la Corte Costituzionale ha convalidato grazie a questo la Legge Obiettivo
  • Consulta dell'autotrasporto

Su scala comunitaria

  • Approvazione del MASTER PLAN delle Infrastrutture e dei Trasporti (documento Van Miert), fortemente voluto dal nostro Paese
  • Dichiarazione di interesse europeo
  • Dal 10% al 20% il contributo a fondo perduto della Comunità
  • Il coordinatore europeo
  • La perdita dello stanziamento in assenza di avanzamento dei lavori

Inoltre

  • Mezzogiorno: per la prima volta al Mezzogiorno va il 48% degli investimenti.
  • Autotrasporto: incentivi a chi trasferisce i TIR dalla strada alla ferrovia ed al trasporto via mare
  • Nautica da diporto: snellimento delle procedure e realizzazione del Progetto 100 porti
  • Trasporto marittimo: 2 miliardi di euro per le piastre portuali
  • Trasporto Pubblico Locale: interventi mirati alla realizzazione delle reti metropolitane di aree come Milano, Genova, Brescia, Bologna, Padova, Venezia, Modena, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania
  • Progetto infrastrutture e cultura: seguito da una apposita Commissione, con il supporto attivo e fattivo dell'ANAS, delle Ferrovie dello Stato e di tutti gli organismi attuatori della Legge Obiettivo,
  • La Legge quadro sulla qualità architettonica

PROGETTO SICUREZZA

Sul trasporto aereo, mirato alla identificazione certa delle responsabilità dei vari soggetti preposti alla gestione:

  • degli impianti aeroportuali
  • del controllo del trasporto aereo
  • del controllo della qualità degli aeromobili

Sul trasporto marittimo, attraverso regole:

  • più garantiste sul doppio scafo per il naviglio
  • per garantire la qualità del lavoro in mare

Sul trasporto ferroviario, attraverso tecnologie che azzerino sempre più il rischio dell'errore umano

Sul trasporto stradale, grazie al grande contenimento della incidentalità e della mortalità sulle strade, che emerge dai dati rilevati da Polizia stradale e Arma dei Carabinieri dalla data di entrata in vigore della normativa sulla patente a punti

Questo quadro di programmi e di azioni è frutto della convinzione di quanto sia necessaria la contestualità delle azioni, della importanza cioè di avviare in modo organico non solo le opere, ma anche un processo organico e nuovo di politica dei trasporti e della logistica.