l'Italia è più sicura
In tutto il mondo occidentale, dopo l'11 settembre 2001 il mantenimento di un alto livello di sicurezza per i cittadini è divenuto un problema di primaria importanza, che ha assorbito una considerevole mole di energie e di risorse.
L'azione preventiva del Governo si è sviluppata seguendo le seguenti direttrici:
Lotta al terrorismo nazionale ed internazionale.
- Attivato un gruppo interforze specializzato nel contrasto al terrorismo internazionale: 203 gli arresti tra il 2001 e il 2005.
- Fronte interno: oltre 100 persone arrestate nell'area marxista-lenista, compresi i brigatisti rossi autori degli omicidi di Massimo D'Antona e Marco Biagi.
Lotta alla criminalità organizzata.
- Tra il 2001 e il 2005 sono stati arrestati 807 pericolosi latitanti appartenenti ad organizzazioni mafiose e sono stati sequestrati 5189 beni.
- Il Parlamento ha reso permanente il regime di carcere duro per mafiosi, terroristi e schiavisti.
- Particolarmente incisiva è stata anche l'azione contro i criminali che sfruttano l'immigrazione clandestina e praticano la tratta di esseri umani. Nel 2005 ne sono stati arrestati circa 2.800 e denunciati oltre 7.000.
Controllo del territorio.
- Dall'11 settembre 2001 sono stati posti sotto vigilanza 13.000 obiettivi sensibili.
- Sono 3.701 i poliziotti/carabinieri di quartiere, distribuiti in 748 aree territoriali, dotati di computer palmare e telefono cellulare, e operano in aree centrali e periferiche di tutti i capoluoghi di provincia. Il programma prevede di arrivare a circa 10.000 agenti di quartiere nei prossimi cinque anni.
- Le retribuzioni del comparto sicurezza sono state aumentate per quasi 400 euro, contro i 250 euro lordi del quadriennio precedente.