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Lotta al terrorismo nazionale e internazionale

L'azione del governo si è sviluppata su due piani:

  • una rinnovata efficienza nel contrasto e nella repressione del terrorismo;
  • la predisposizione di leggi che mettano in condizioni di colpire alla radice i terroristi, tagliando le fonti di finanziamento e dotando le forze dell'ordine di strumenti adeguati alla nuova sfida del terrorismo fondamentalista internazionale.

La lotta al terrorismo è stata resa foto: carabinierimaggiormente incisiva dall'approvazione della legge n. 438 del dicembre 2001, della legge n. 7 del gennaio 2003, di ratifica della Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo; della legge n. 34 del febbraio 2003, di ratifica della Convenzione internazionale per la repressione degli attentati terroristici mediante utilizzo di esplosivo e dalla legge n. 1 del gennaio 2003.

Terrorismo internazionale

Il Ministero dell'Interno ha attivato un gruppo interforze altamente specializzato nel contrasto al terrorismo internazionale, operativo 24 ore su 24.

L'azione di prevenzione delle forze di polizia ha condotto ad un numero di arresti sempre crescente. Nel quadriennio appena trascorso ha portato all'arresto di 203 persone, per lo più sospettate di appartenere al terrorismo islamico.

Terrorismo nazionale

Anche sul fronte del terrorismo interno sono stati ottenuti ottimi risultati. Dal 24 ottobre 2003 ad oggi sono state arresti 17 militanti delle nuove Brigate rosse, compresi gli autori degli omicidi di Massimo D'Antona e Marco Biagi.Nello stesso quadriennio l'azione di contrasto condotta dalle Forze di polizia ha portato all'arresto di oltre 100 persone rispetto alle 35 del quadriennio precedente.

Se si allarga il campo all'"illegalità politica diffusa", nel quadriennio sono state arrestate 427 persone, oltre il 50% in più rispetto alle 284 del periodo precedente; le denunce sono state 5.596, con un aumento del 40% circa rispetto alle 4.000 del quadriennio precedente.