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Gli Enti locali e la finanziaria

Premiare i comuni virtuosi, sostenere i piccoli comuni, impedire che le addizionali locali vanifichino gli sforzi del governo per ridurre le tasse alle famiglie e alle imprese. Questi sono gli obiettivi dell'azione di Forza Italia per la legge finanziaria 2005 per quanto riguarda gli enti locali che negli anni passati hanno gestito una corretta amministrazione.

Tetto alla spesa:

originariamente fissato per il 2005 al +4,8% (rispetto alle spese del 2003), è stato corretto grazie ad un emendamento del relatore on. Guido Crosetto. La nuova impostazione prevede per comuni e province un tetto massimo del 11,5% rispetto all'ammontare medio della spesa nel triennio 2001-2003. Il tetto cala al 10% per i comuni e le province meno virtuosi. Per le Regioni è previsto un tetto all'aumento delle spese del 4,8% per il 2005 rispetto alle spese sostenute nel 2003. Per gli anni successivi, 2006 e 2007, a tutti gli enti locali sarà applicato il tetto del +2% sulle uscite. Nel 2006 sono previste maggiori restrizioni per gli enti che non rispettano i vincoli del patto di stabilità.Dal tetto restano escluse le spese per il personale, le spese sanitarie delle Regioni, le spese per acquisizione di partecipazioni azionarie o di altre attività finanziarie e le spese per la tutela dei minori. Il limite può essere superato solo per spese di investimento finanziate con alienazione di immobili o con proventi derivanti da erogazioni a titolo gratuito.

Le regioni a statuto speciale potranno trattare direttamente con il Ministero i termini del Patto di stabilità interno. A loro volta, gli enti locali in esse compresi potranno trattarlo con la regione.

Piccoli comuni e comunità:

dal tetto delle spese sono esentati i piccoli comuni fino a tremila abitanti, le comunità montane e isolane e le unioni di comuni fino a 10 milafoto: Assisi abitanti. L'emendamento è stato presentato dagli on. Crosetto e Patria. Inoltre è stato istituito un fondo di 5 milioni di euro per favorire gli insediamenti abitativi, artigianali e commerciali nei comuni montani con meno di 1.000 abitanti.

Meno sprechi, meno auto blu:

E' prevista una stretta sulle consulenze esterne e sulle auto di rappresentanza per i comuni e norme più stringenti per contrarre nuovi mutui, con l'abbassamento della loro durata media. Inoltre si prevede un monitoraggio più serrato sulle uscite degli enti locali da parte del ministero dell'Economia.

Enti locali non virtuosi:

Non potranno effettuare spese più alte dell'ultimo anno in cui si è accertato il rispetto degli obiettivi oppure procedere ad assunzioni di personale.

Estimi catastali

Il meccanismo introdotto nella finanziaria consente ai comuni di acquisire maggiori entrate riequilibrando i valori catastali di diverse aree oppure di singoli immobili. Gli estimi immobiliari non vengono modificati, ma di fatto i contribuenti dovranno fare riferimento ad una diversa zona censuaria o ad una diversa classe di immobili che avrà quindi un estimo diverso, quasi sicuramente maggiore. Le modifiche potranno essere apportate solo per adeguare gli immobili o le aree a valori di mercato diversi.

I Comuni potranno chiedere la revisione delle zone censuarie e dei classamenti di aree e di edifici diventati di pregio in seguito a modifiche urbanistiche o strutturali.

Blocco alle addizionali:

Vengono bloccate per il 2005 le addizionali Irpef e Irap degli enti locali, possono modificare le aliquote solo i comuni che non hanno ancora applicato la maggiorazione e comunque nel limite massimo dello 0,1%.

Stanziamenti:

 

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