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Riforma della scuola: le bugie della sinistra hanno le gambe corte

1. La sinistra accusa il governo di non investire nella scuola statale.

Nel biennio 2002-2003 sono stati stanziati 3.949 milioni di euro in più (pari 7.646 miliardi di lire) rispetto agli anni precedenti.

2. La sinistra accusa il governo di non curarsi della organizzazione della scuola statale, per favorire quella privata.

Con il governo Berlusconi da tre anni a questa parte le lezioni iniziano regolarmente, con tutte le cattedre assegnate a inizio anno scolastico.

3. La sinistra accusa il governo di aver tagliato i posti degli insegnanti di sostegno.

Negli ultimi tre anni gli insegnanti di sostegno sono aumentati di 4.500 unità.

4. La sinistra accusa il governo di non considerare le esigenze economiche dei docenti e del personale della scuola.

Il contratto firmato nel 2003 ha garantito un aumento medio mensile di 147 euro, il più alto dal 1988.

5. La sinistra accusa il governo di mantenere il personale nel precariato a vita.

Il governo Berlusconi ha finora messo in ruolo 74.500 insegnanti. I governi di sinistra avevano attivato un piano di assunzione per 90.000 docenti. Non ne hanno assunto neanche uno.

6. La sinistra accusa il governo di aver abolito il tempo pieno.

Le ore disponibili per il tempo pieno sono le stesse. E' aumentata la libertà di scelta delle famiglie e la possibilità delle scuole di predisporre nuove proposte didattiche.

7. La sinistra accusa il governo di aver svilito il tempo pieno a semplice doposcuola.

L'organizzazione dell'attività didattica è totalmente affidata alle singole scuole: è loro compito mantenere alto il livello della didattica.

8. La sinistra accusa il governo di aver varato una riforma senza copertura economica.

La legge di riforma prevede al foto: il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricercasuo interno gli stanziamenti necessari per il suo avvio. Inoltre il governo - oltre ad aver aumentato gli stanziamenti ordinari per la scuola - ha varato un piano di investimenti per i prossimi cinque anni.

9. La sinistra accusa il governo di voler far pagare le attività scolastiche oggi gratuite.

Nella riforma non c'è scritto niente del genere. Tutto ciò che è gratuito resterà gratuito.

10. La sinistra accusa il governo di voler obbligare i bambini ad anticipare l'ingresso nella scuola, causando loro grandi problemi e mettendo in crisi la struttura scolastica.

L'anticipo è una facoltà, non un obbligo. E' una libera scelta dai genitori, in accordo con gli insegnanti.

11. La sinistra accusa il governo di diminuire le ore di inglese.

Nella scuola secondaria le ore di inglese saranno meno, per iniziare lo studio di una seconda lingua comunitaria. Poiché ora in tutte le scuole si comincerà a studiare l'inglese dalla prima elementare e non più solo dalla prima media, i bambini studieranno inglese per cinque anni in più e quindi per molte più ore di quanto non sia avvenuto fino a oggi.

12. La sinistra accusa il governo di voler licenziare i docenti.

Il primo decreto attuativo della riforma prevede che gli organici 2004-2005 siano gli stessi di quest'anno. E la tendenza nei prossimi anni sarà quella di assumere nuovi docenti, per attivare le novità previste dalla riforma.

 

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Sullo stesso tema puoi leggere: le false obiezioni alla riforma; le false obiezioni sulla riforma del primo ciclo e sul tempo pieno

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